La forza della pesistica olimpica in Puglia -Intervista al presidente FIPE Puglia

Approfondiamo la pesistica olimpica con Maurizio Lo Buono, presidente FIPE Puglia, ex-atleta e vicepresidente del CONI Puglia, che ci racconta storia, valori e prospettive di questa disciplina.

Cosa rende unica la pesistica olimpica rispetto ad altri sport con i pesi?

La pesistica olimpica è l’unica disciplina riconosciuta ufficialmente dal Comitato Olimpico Internazionale nel panorama degli sport con i pesi. Altre attività come il powerlifting o il crossfit possono comprendere esercizi simili – come lo strappo o lo slancio – ma non fanno parte del programma olimpico. In questo senso, la pesistica ha un’identità ben definita e non può essere confusa con altre discipline.

Spesso non si sa che la pesistica è uno sport olimpico. Vuole raccontarci qualcosa della sua storia?

La pesistica è una delle discipline fondatrici delle Olimpiadi moderne, presente fin dalla prima edizione dei Giochi, nel 1896. Insieme alla ginnastica e alla lotta greco-romana, rappresenta le radici stesse del movimento olimpico. Se qualcuno lo ignora, si tratta semplicemente di disinformazione o di una narrazione sportiva centrata su alcune discipline più mediatiche. Ma noi, come Federazione, lavoriamo proprio per diffondere questa consapevolezza, partendo dalle scuole, dai territori e dalle palestre.

Ci sono ancora molti pregiudizi intorno al sollevamento pesi. Quali sono invece i veri benefici, fisici e mentali, di questo sport?

I pregiudizi stanno scomparendo. Oggi abbiamo ragazzi di 12 e 13 anni che si allenano con regolarità, seguiti da tecnici qualificati. Proprio quest’anno, quattro giovani pugliesi hanno partecipato ai Campionati Europei Under 15, e due di loro sono saliti sul podio.
La verità è che la pesistica migliora forza, velocità, coordinazione e controllo mentale. Non è vero che fa diventare "troppo muscolosi" o che "blocchi la crescita": al contrario, la scienza ha dimostrato che è uno sport completo e sicuro, se praticato e insegnato correttamente. Collaboriamo con molte università, e nelle facoltà di Scienze Motorie la pesistica è studiata proprio per la sua importanza nello sviluppo della forza e quale disciplina trasversale per tutti gli sport.

Come è stato possibile portare la pesistica olimpica ai vertici regionali e nazionali in Puglia?

Semplicemente, seminando ovunque. Abbiamo costruito una rete capillare di società e tecnici sul territorio, offrendo formazione continua e creando un ambiente collaborativo. In gara non c’è rivalità sterile, ma spirito di squadra: spesso tecnici esperti aiutano quelli più giovani o meno esperti. Questo approccio umano e inclusivo ha fatto crescere il movimento pugliese in modo solido e costante.

Quanto conta la tecnica? E qual è il ruolo degli istruttori formati dalla FIPE?

La tecnica incide sul risultato. Se un atleta viene impostato bene fin da piccolo, il suo percorso sarà molto più efficace e sicuro. Ma la forza da sola non basta: servono velocità, coordinazione, intelligenza e controllo mentale. Un’alzata dura meno di un secondo, e in quell’istante serve massima concentrazione.
Per questo la formazione degli istruttori è fondamentale. In FIPE affianchiamo i tecnici giovani con figure più esperte, anche durante le gare. Non si punta il dito sugli errori, si lavora insieme per migliorare. Questo contribuisce anche ad ottenere un numero bassissimo di infortuni

Ci racconta una storia che l’ha colpita? Qualcuno che ha trovato nella pesistica qualcosa di più dello sport?

Ce ne sono molte. Diversi ragazzi, grazie ai risultati ottenuti, sono entrati nei gruppi sportivi militari – Fiamme Oro, Esercito, Polizia Penitenziaria – e questo per molti di loro ha significato anche un lavoro stabile e una prospettiva di vita. Ovviamente, per accedere bisogna dimostrare di essere competitivi a livello nazionale e internazionale. Ma è una possibilità concreta e molto ambita.
Purtroppo, a differenza del calcio o del tennis, nella pesistica i compensi economici sono bassi. Eppure gli atleti lavorano tanto quanto – se non più – degli sportivi di discipline più popolari.

Spesso si pensa che la pesistica sia solo per giovani uomini forti. In realtà oggi è praticata anche da donne e anziani. Ce lo conferma?

Assolutamente sì. Oggi in Italia oltre il 50% dei tesserati FIPE sono donne. Alle ultime competizioni giovanili europee, su quattro atleti pugliesi selezionati, tre erano ragazze. Anche tra gli ufficiali di gara, la presenza femminile è ormai superiore a quella maschile.

Inoltre, esiste il settore “Master”, dedicato agli atleti dai 35 anni in su, che coinvolge atleti anche oltre i 70 anni. Ovviamente, ognuno gareggia in base alle proprie possibilità, ma il solo fatto di mettersi in gioco a quell’età è già una vittoria.

Ci sono progetti attivi in Puglia per far conoscere la pesistica?

Sì, e sono tanti. Uno dei più significativi è GiocaFIPE, pensato per avvicinare i bambini e i ragazzi al mondo della pesistica attraverso il gioco e la scoperta motoria. Ma non è l’unico. Abbiamo progetti con le scuole, le università, collaborazioni con enti pubblici e privati. L’obiettivo è fare cultura sportiva, abbattere i pregiudizi e avvicinare sempre più persone a questa disciplina.

Cos’è il Parapowerlifting?

Il parapowerlifting è la disciplina paralimpica della pesistica. L’esercizio tecnico è uno solo: la distensione su panca. Ma dietro questo gesto c’è un mondo di significati. È uno sport che consente a persone con disabilità di competere, superarsi, esprimere talento e determinazione. Noi vediamo che, una volta in pedana, non ci sono differenze: atleti normodotati e disabili condividono allenamenti, emozioni, obiettivi. È un successo educativo e sociale. In Puglia il numero di atleti disabili sta crescendo, e anche per loro abbiamo attivato progetti specifici.

A Capurso nascerà un centro federale: di cosa si tratta?

È uno dei progetti più importanti degli ultimi anni. Grazie ai fondi del PNRR, da marzo del prossimo anno nascerà a Capurso, grazie anche alla collaborazione con il Comune che ha individuato la FIPE come partner, un centro federale di 2.400 metri quadri interamente dedicato alle discipline regolamentate dalla FIPE.  Una struttura all’avanguardia, con sala per corsi di formazione, spazi per allenamenti collegiali, alloggi per gli atleti, e una sezione dedicata all’attività paralimpica.
Il centro sarà anche un luogo di formazione per i tecnici, accoglienza per eventi internazionali e scambi con altri Paesi del Mediterraneo.
A settembre, ad esempio, ospiteremo due allenamenti collegiali, tenuti rispettivamente dal direttore tecnico nazionale del parapowerlifting e dal direttore tecnico della Pesistica, in eventi formativi rivolti ai migliori atleti ed a una selezione di allenatori pugliesi.
La presenza dei due massimi vertici federali tecnici, stà a significare l'interesse della federazione nazionale per il nostro territorio
Capurso diventerà così un polo strategico per la pesistica del Sud, ma anche un punto di riferimento nazionale. Una conquista per tutta la comunità sportiva.

Se potesse parlare direttamente a un giovane, a un genitore o a una persona che cerca uno sport completo ma non sa da dove iniziare… cosa gli direbbe?

Gli direi di venire a provare. La pesistica è uno sport adatto a tutti: bambini, adulti, anziani, donne e uomini. È sicuro, educativo, completo e insegna a lavorare per obiettivi, ovviamente diversi a seconda dell'età e delle volontà di ogni partecipante. Lavoriamo sulla forza, ma anche sull’equilibrio, sulla coordinazione, sulla concentrazione e disciplina mentale. È una scuola di vita. E con i nostri tecnici qualificati, si può iniziare in tutta sicurezza.

Dove si può praticare la pesistica in sicurezza e con istruttori qualificati?

In tutte le palestre affiliate alla FIPE, riconoscibili anche sul sito ufficiale della Federazione. In Puglia ce ne sono molte, distribuite sul territorio, tutte con istruttori formati e costantemente aggiornati. Oppure si può contattare il comitato regionale FIPE, che fornisce tutte le informazioni per iniziare in modo serio, sicuro e guidato.