Completamento del Villaggio dell’accoglienza Trenta ore per la vita per Agebeo
Presentazione a Palazzo di Città del quadrangolare di calcio e dei prossimi appuntamenti solidali
Nella sala consiliare di Palazzo di Città, alla presenza di numerose autorità locali si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle ultime novità in merito al completamento del Villaggio dell’accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo.
Il 24 novembre 2022, data in cui ricorrono i 20 anni dalla scomparsa del giovane Vincenzo Farina, è la data prefissata per il completamento e l’inaugurazione del “Villaggio dell’accoglienza Trenta ore per la vita per Agebeo”, opera che sarà completata grazie a un finanziamento regionale di 1 milione di euro, ottenuto dal Comune di Bari nell’ambito dell’avviso “Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile” a valere sul POR Puglia 2014-2020.
Come ormai noto il centro, che sorge in via Camillo Rosalba su un terreno di proprietà comunale confiscato alla mafia, una volta terminato ospiterà gratuitamente i piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie.
Alla conferenza stampa di presentazione degli ulteriori step necessari per il completamento del villaggio hanno preso parte il sindaco di Bari Antonio Decaro, il vice capo di Gabinetto del presidente della Regione Puglia Domenico De Santis, il presidente di Agebeo e amici di Vincenzo onlus Michele Farina, gli assessori comunali ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, al Patrimonio, Vito Lacoppola, e allo Sport, Pietro Petruzzelli, il presidente della commissione consiliare Cultura e Sport Giusi Cascella, il presidente del Comitato regionale pugliese FIGC lega Nazionale Dilettanti Vito Tisci e il segretario generale della SSC Bari Antonello Ippedico e il presidente del Municipio II Gianlucio Smaldone.
“Oggi ricorrono i 18 anni dalla fondazione di Agebeo, e in questi lunghi anni ho lavorato fianco a fianco con moltissime persone, associazioni e volontari che mi hanno dato la forza di continuare nonostante i mille problemi e le mille difficoltà. Il mio desiderio, tradottosi ben presto in un vero e proprio impegno, è stato sempre quello di evitare che tanti ragazzi morissero lontano dalla loro casa e che le loro famiglie vivessero in condizioni di assoluta precarietà durante il periodo di ospedalizzazione dei propri figli. Oggi finalmente posso annunciare il completamento del Villaggio, per cui devo ringraziare tantissime persone che mi sono rimaste accanto e che hanno creduto in me. Sono stati 19 anni di sacrifici intensi per me e la mia famiglia e adesso posso ritenermi soddisfatto. Vorrei solo aggiungere che sino ad oggi, nell’appartamento confiscato alla mafia, che il Comune nel 2007 ci ha dato in concessione, abbiamo accolto ben 502 famiglie, molte provenienti dalla Basilicata e tante da altre regioni italiane e da diversi Paesi del mondo. E il Villaggio, in cui vogliamo accogliere tutte le famiglie dei bambini in cura presso tutte le unità pediatriche di Bari, proseguirà in questa direzione. Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato – ha dichiarato Michele Farina, fondatore di Agebeo”.
“Molteplici sono state le iniziative promosse in questi anni per finanziare il Villaggio e le attività dell’associazione: partite di calcetto, spettacoli teatrali e di magia, pranzi di solidarietà, cene sociali, lotterie sono solo alcune delle attività promosse da un uomo che aveva preso un impegno con il proprio figlio, l’impegno di aiutare le famiglie di altri bambini malati affinché potessero trovare un accoglienza dignitosa per seguire i propri figli. Prima della nascita dell’associazione Agebeo moltissime famiglie, che si spostavano da altre regioni o da altri Paesi per il ricovero dei propri figli, erano costrette a sistemazioni di fortuna, o persino a dormire in macchina, per strada, se non avevano disponibilità economiche. L’impegno di Michele in tutti questi anni è stato quello di realizzare una piccola struttura che potesse sostenere queste persone in un’esperienza dolorosa e difficile, come quella della malattia di un figlio. Una struttura accogliente che garantisse anche percorsi di sostegno psicologico ai nuclei familiari coinvolti. Oggi affidiamo alla città la notizia di un sogno che finalmente si realizza – ha rammentato Antonio Decaro”.
L’assessore Galasso ha illustrato tutte le operazioni tecniche e amministrative attraverso le quali il Comune ha potuto candidarsi al bando regionale sui beni confiscati e ha sottolineato che la prossima settimana sarà pubblicata la procedura per l’affidamento dei lavori di completamento del Villaggio; mentre l’assessore Lacoppola ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione per la valorizzazione e il riuso ai fini sociali dei beni confiscati alle mafie, rimarcando l’unicità di questo progetto nel panorama nazionale.
Lo sport come strumento di promozione di azioni solidali, invece, è stato il succo dell’intervento dell’assessore Petruzzelli.
“Non esiste una parola sul dizionario che definisca un genitore che perde un figlio, ma esiste la parola promessa quella che papà Michele ha fatto a Vincenzo quando non stava bene. Michele è stato un visionario, ma ora quella promessa quel sogno si è finalmente realizzato. Bravo Michele per averci creduto e per aver coinvolto molti di noi in quel tuo stesso sogno – ha affermato Giusi Cascella”. Il presidente della commissione cultura e sport anche sottolineato l’importanza della conferenza stampa svoltasi in sala consiliare che rappresenta il ritorno alla solidarietà sportiva attraverso le iniziative solidali organizzate dall’associazione Agebeo & Amici di Vincenzo onlus: il quadrangolare di calcio a 11 in memoria di Vincenzo Farina “RI-VINCITA”, domenica 28 novembre; il pranzo solidale “Aggiungi un posto a tavola”, domenica 5 dicembre; il raduno di biker e moto club “Un sorriso su due ruote”, domenica 19 dicembre.
“Il gioco di squadra è risultato vincente anche in questo caso – ha sottolineato Vito Tisci -. Al fianco di Agebeo si è infatti mobilitato tutto il mondo dell’associazionismo sportivo. Finalmente, dopo la pausa dovuta alla pandemia, ci sono segnali di ripresa dello sport solidale e l’appuntamento del 28 novembre segna il nostro ritorno accanto all’associazione con un quadrangolare. Inoltre, in occasione delle finali che si disputeranno tra maggio e giugno nei campionati dilettantistici, il 10 per cento dei biglietti di ingresso alle gare sarà devoluto all’Agebeo. In questo modo speriamo di poter continuare a contribuire alla realizzazione del sogno di Michele Farina”.
“È davvero un grande piacere per la nostra società essere presenti e testimoniare ancora una volta la vicinanza all’Agebeo che tanto si spende per l’assistenza alle famiglie dei bambini bisognosi di cure – ha dichiarato Antonello Ippedico -. Siamo felici che la società partecipi in varie forme alle attività dell’associazione, anche con la presenza al torneo benefico di domenica con due società affiliate al progetto Generation. Credo sia importante anche per far sì che i nostri giovani atleti comprendano i valori della solidarietà, dell’assistenza. E nell’ottica di supportare maggiormente Agebeo mettiamo a disposizione dell’associazione una maglia gara ufficiale firmata da tutti i nostri calciatori che potrà essere utilizzata per raccogliere ulteriori fondi”.